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Affitti brevi: col nuovo DDl Santanchè maggiori sanzioni e nuovi standard di sicurezza

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Il Ministero del Turismo ha rilasciato un nuovo DDL che dovrebbe apportare una significativa riforma delle leggi sulle locazioni brevi, cambiando radicalmente il panorama delle case vacanze in Italia. La nuova proposta si discosta nettamente dalle finalità della bozza presentata a fine maggio, mettendo ora l’accento sull’istituzione di una disciplina uniforme a livello nazionale e sulla lotta contro l’abusivismo nel settore.

Nella revisione del testo, si abbandona l’obiettivo di contrastare l’overtourism e lo spopolamento dei centri storici, enfatizzando invece l’importanza di una normativa unificata a livello nazionale. Questa mossa si basa su dati che rivelano che meno del 2% delle abitazioni sono destinate a scopi turistici in tutto il paese, rispetto al significativo numero di immobili vuoti, che ammontano a circa 9,5 milioni, pari al 27% del patrimonio immobiliare totale.

L’introduzione e l’obbligo del CIN

Tra le novità principali del testo si segnala l’incremento delle sanzioni, tra cui spicca una multa fino a 5.000 euro per chi affitta una casa per una sola notte. Inoltre, il legislatore ha ribadito l’obbligo di un codice identificativo nazionale (CIN), che ora è collegato all’immobile anziché essere richiesto dal proprietario o dal gestore. La raccolta di informazioni è centralizzata presso il Ministero del Turismo, attraverso una banca dati istituita nel 2019 che copre locazioni brevi, alberghi, B&B, agriturismi, rifugi alpini, campeggi, dimore storiche, affittacamere, residence e cabine delle navi da crociera. Tuttavia, spetta ancora alle regioni rilasciare i CIN, mentre i comuni devono supervisionare l’applicazione delle normative su tutte le piattaforme e canali promozionali, compreso l’ingresso dell’immobile.

Per quanto riguarda le sanzioni, non visualizzare il CIN in ogni annuncio comporterà una multa da 500 a 5.000 euro, con la rimozione immediata dell’annuncio. Non richiedere il CIN sarà sanzionato con una multa fino a 8.000 euro.

Soggiorni non inferiori alle 2 notti

Inoltre, il testo sottolinea che i soggiorni non possono essere inferiori a due notti nelle zone territoriali con caratteristiche storiche, artistiche o ambientali di pregio. Le deroghe precedentemente concesse per nuclei familiari numerosi sono state eliminate.

Nuovi obblighi per i proprietari

Il limite massimo di appartamenti in locazione breve di uno stesso proprietario è stato ridotto da 4 a 2 per l’intero territorio nazionale, soggetti a tassazione tramite cedolare secca per periodi da 1 a 30 notti.

Per quanto riguarda gli standard di sicurezza, il governo ha accettato la richiesta di Federalberghi di applicare le stesse normative antincendio e di rilevazione del monossido di carbonio valide per gli alberghi anche alle case singole, anche se queste norme non erano previste inizialmente nelle leggi regionali.

Le reazioni

Federalberghi, mentre apprezza l’impegno del Ministro, critica la proposta sottolineando che chi acquista due appartamenti e li affitta nei weekend sta effettivamente conducendo un’attività commerciale che dovrebbe essere tassata come qualsiasi altra impresa. L’associazione ritiene fondamentale che il limite minimo di soggiorno (minimum stay) venga aumentato a tre notti o che si richieda la registrazione come attività commerciale, con tutte le tasse e le normative correlate.

Aigab, l’associazione italiana dei gestori di locazioni brevi, esprime un profondo disagio per la riforma. Ritiene che le richieste dell’industria alberghiera siano state accolte con l’introduzione di complessi requisiti per le proprietà, restrizioni come il minimum stay e l’obbligo per i proprietari con più di due appartamenti ad aprire partita IVA, complicando notevolmente la loro gestione. Aigab si preoccupa anche della scomparsa della figura dei gestori professionali, con l’eliminazione di un codice Ateco specifico.

Insomma, la riforma sulle locazioni brevi in Italia sta chiaramente sollevando molte discussioni e polemiche, con diverse parti che cercano di far valere le proprie opinioni e interessi in questa importante questione.

Autore

Arsenale 1104 è una società di gestione e investimento immobiliare "all-inclusive" che offre servizi per case, ville e appartamenti vacanza a Venezia, Padova, Vicenza e Verona.