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Via libera del Consiglio dei Ministri al “Piano Salva Casa”

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La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Piano Salva Casa”, definito dal Ministro Matteo Salvini come una “importante iniziativa di semplificazione e sburocratizzazione“. Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, Salvini ha illustrato i dettagli del provvedimento che, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, avrà un impatto diretto su milioni di abitazioni italiane, promettendo una significativa riduzione dei tempi burocratici.

La nuova normativa rappresenta un cambiamento di rilievo per il settore immobiliare italiano. Si stima che circa 4 milioni di difformità edilizie potranno essere sanate con l’entrata in vigore del decreto.

Interventi inclusi

Tra gli interventi che potranno beneficiare della sanatoria vi sono:

  • Adeguamento delle finestre
  • Modifica di tramezzi
  • Creazione di aperture non conformi ai permessi edilizi
  • Installazione di verande e soppalchi
  • Aggiunta di elementi strutturali o architettonici non documentati

Tipologie di Abusi

Qualche giorno prima della discussione in Consiglio dei Ministri, il Ministero ha specificato i tipi di “abusi” immobiliari che saranno oggetto di sanatoria:

  • Difformità di natura formale: legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente, senza modifiche strutturali sostanziali.
  • Difformità edilizie “interne“: modifiche minori all’interno di singole unità immobiliari, come l’aggiunta di tramezzi o soppalchi.
  • Difformità non sanabili oggi: interventi edilizi storici non più sanabili sotto la normativa attuale della “doppia conforme”.
  • Cambio di destinazione d’uso: permesso per il cambio di destinazione d’uso tra categorie omogenee, adattando l’uso dell’immobile senza alterarne la struttura.

Dettagli della sanatoria

Il decreto prevede inoltre:

  • Dettagli edilizi omessi: accesso alla sanatoria per chi ha omesso di comunicare dettagli edilizi consentiti dalla legge vigente.
  • Modifiche interne “libere”: ampliamento delle categorie di interventi che possono essere eseguiti senza necessità di permessi, come divisione di stanze, ampliamento di finestre, installazione di vetrate panoramiche amovibili, e opere di protezione dal sole.
  • Innalzamento delle tolleranze costruttive: tolleranze aumentate fino al 5% per interventi realizzati entro il 24 maggio 2024.

Esclusioni

Non potranno beneficiare del piano “Salva Casa” le opere realizzate prima del 1977 e i piani di rigenerazione urbana, come quelli di Milano.

Il decreto “Piano Salva Casa” si propone quindi di snellire le procedure burocratiche e facilitare la regolarizzazione di numerosi interventi edilizi, portando significativi benefici per i proprietari di immobili in Italia.

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