Il Veneto si conferma la regina del turismo italiano, con numeri in crescita che certificano un settore in piena ripresa e ormai oltre i livelli pre-pandemici. Nel 2024, la regione ha registrato un incremento del 3,3% negli arrivi e del 2,2% nelle presenze, superando i 73 milioni di pernottamenti.
“I dati complessivi del 2024 certificano l’eccellenza della nostra offerta turistica e la capacità del Veneto di attrarre visitatori da tutto il mondo“, ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, commentando le statistiche provvisorie (in attesa della pubblicazione ufficiale da parte di Istat). “Di fatto, siamo la destinazione di riferimento per i viaggiatori internazionali, ma siamo anche una regione che cresce e innova per soddisfare le nuove esigenze del turismo sostenibile“.
Crescita trainata dagli stranieri, lieve flessione per gli italiani
L’interesse internazionale per il Veneto è in continua espansione: gli arrivi di turisti stranieri sono aumentati del 5,9%, mentre le loro presenze hanno registrato un +4%. Al contrario, il turismo domestico segna un lieve calo (-1,5% negli arrivi e -1,8% nelle presenze).
Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale bacino turistico, con un incremento del 2,3% negli arrivi e del 2% nelle presenze, toccando livelli mai registrati prima. Anche il turismo cinese mostra segnali di ripresa, pur restando al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Tendenze nelle diverse aree turistiche
Tutte le principali destinazioni venete hanno visto numeri in crescita: mare, città d’arte, lago e montagna registrano aumenti significativi. Le uniche eccezioni sono le località termali, che subiscono un leggero rallentamento (-0,1% negli arrivi), dovuto alla flessione della domanda italiana (-1,1%), solo parzialmente compensata dall’aumento della clientela straniera (+2,9%).
“Il nostro impegno – ha sottolineato Caner – è rivolto alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità, grazie anche al lavoro degli operatori del settore“.
Strutture ricettive: cresce il settore extralberghiero
Sul fronte delle strutture ricettive, gli hotel mantengono una sostanziale stabilità, mentre il settore extralberghiero – dagli agriturismi agli affitti brevi – registra un aumento del 3,8% nelle presenze. Un risultato legato anche all’attività di regolamentazione e coordinamento del settore, che ha permesso di tracciare e monitorare meglio le strutture già esistenti.
Con questi numeri, il Veneto si consolida come punto di riferimento del turismo in Italia, capace di intercettare nuovi flussi e di adattarsi alle tendenze emergenti, con una crescente attenzione alla sostenibilità e all’innovazione.