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Sicurezza, via libera dal Governo: sgomberi immediati contro le occupazioni abusive

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Una stretta decisa contro le occupazioni abusive. Con l’approvazione del nuovo decreto-legge in materia di sicurezza pubblica, varato il 4 aprile dal Consiglio dei Ministri, cambia profondamente l’approccio dello Stato alla tutela della proprietà privata e del diritto all’abitazione. Tra i punti più significativi, l’introduzione di misure che consentono lo sgombero immediato degli immobili occupati abusivamente, senza più la necessità di attendere l’autorizzazione del giudice, a patto che si tratti dell’unica abitazione del proprietario.

Stop alle lungaggini giudiziarie: la casa torna inviolabile

Il provvedimento segna un cambio di rotta radicale: la casa viene riaffermata come bene primario e inviolabile, soprattutto nei casi in cui il proprietario – spesso anziano o in condizioni di vulnerabilità – si trovi temporaneamente impossibilitato a viverci per motivi di salute o ricoveri. In tali situazioni, le forze dell’ordine potranno intervenire con effetto immediato, evitando ai legittimi titolari lunghi iter giudiziari e costose trafile legali per rientrare in possesso del proprio immobile.

Nasce un nuovo reato per le occupazioni illegittime

Il decreto introduce inoltre una nuova fattispecie di reato che punta a contrastare in modo più efficace il fenomeno delle occupazioni abusive. Le nuove norme prevedono:

  • la procedibilità d’ufficio quando l’immobile occupato è pubblico, ha destinazione pubblica o la vittima è incapace per età o infermità;
  • pene detentive da due a sette anni per chi occupa abusivamente abitazioni private;
  • corsie preferenziali per gli sgomberi, con tempi ridotti e strumenti operativi semplificati nei casi che coinvolgono l’unica casa del proprietario.

Il ministro Piantedosi: “Lo Stato non può restare a guardare”

A spiegare la ratio dell’intervento è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha sottolineato la necessità di “ristabilire un principio fondamentale: lo Stato non può abbandonare chi è aggredito nella propria intimità domestica”. Il decreto si fonda sul riconoscimento costituzionale del diritto al domicilio (articolo 14 della Costituzione), ritenuto cardine della libertà personale.

La proprietà privata al centro della tutela pubblica

Con questo nuovo pacchetto di misure, l’esecutivo intende rafforzare il ruolo dello Stato come garante della legalità, soprattutto in ambiti delicati come la sicurezza domestica. La linea è chiara: la proprietà privata, quando legittimamente acquisita, deve essere protetta senza indugi. Una risposta concreta alle richieste di migliaia di cittadini che, di fronte a un’occupazione abusiva, chiedono giustizia e interventi tempestivi.

Il decreto si inserisce in un quadro normativo più ampio, che mira anche a rafforzare la sicurezza degli operatori pubblici e delle vittime di reati, confermando un orientamento del Governo verso misure di maggiore fermezza sul fronte dell’ordine pubblico.

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