Si avvicina la tanto attesa riforma del catasto, destinata a portare novità soprattutto per i proprietari di immobili che hanno usufruito dei bonus edilizi. L’annuncio è arrivato dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante l’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, dove ha delineato le prossime mosse del governo in tema di tassazione immobiliare.
Aggiornamento delle rendite catastali: una misura mirata
La riforma, che rientra nel piano di riforme strutturali dell’Italia per ottenere un’estensione dei tempi di aggiustamento del bilancio con l’UE, prevede una revisione delle rendite catastali per gli immobili che hanno beneficiato di agevolazioni fiscali per la riqualificazione edilizia, come il Superbonus o il Bonus Facciate. Questa revisione, ha spiegato Giorgetti, mira a riallineare le rendite ai valori di mercato, superando il blocco dei parametri risalenti a oltre trent’anni fa.
Non si tratta di un aumento generalizzato delle tasse, ma di un intervento mirato che riguarderà solo gli immobili che, grazie a fondi pubblici, hanno visto un significativo miglioramento strutturale o energetico. Tuttavia, questa “stangata” fiscale potrebbe colpire duramente alcuni proprietari, soprattutto nelle regioni del Nord Italia.
Le regioni più esposte: Veneto, Trentino e Lombardia
Secondo uno studio della CGIA di Mestre, Veneto, Trentino e Lombardia sono le regioni più a rischio con il maggior numero di immobili riqualificati tramite il Superbonus. In queste aree, infatti, le villette ristrutturate grazie agli incentivi statali appartengono spesso a famiglie con una solida capacità economica, che hanno visto il valore delle loro case crescere notevolmente.
Il Veneto guida la classifica con oltre 59.000 richieste di asseverazioni per lavori edilizi, seguito da Trentino e Lombardia. Al Sud, invece, l’utilizzo di tali incentivi è stato molto più contenuto.
Le reazioni politiche: un dibattito acceso
L’introduzione della riforma del catasto ha già suscitato reazioni contrastanti all’interno del panorama politico. Se da un lato il governo punta a rendere il sistema fiscale più equo e a reperire nuove risorse, dall’altro l’opposizione critica il rischio di un aumento delle tasse su immobili che, pur avendo beneficiato di bonus, sono di proprietà di cittadini che potrebbero non essere in grado di sostenere ulteriori aggravi fiscali.
La tensione all’interno della maggioranza e le resistenze dell’opposizione lasciano presagire un dibattito acceso nei prossimi mesi.