Il crowdfunding immobiliare in Italia si sta imponendo solo negli ultimi anni, se confrontato al resto d’Europa, ma la crescita del mercato prosegue senza tregua.
In Italia, le piattaforme specializzate nel real estate sono 23, di cui 7 di tipo equity (ovvero quelle attraverso cui gli investitori sottoscrivono capitale di rischio dell’azienda promotrice o finanziatrice del progetto) e 16 di lending (quelle attraverso cui gli investitori prestano capitale ai fundraisers mediante obbligazione o prestito diretto, con pagamento di un tasso di interesse e la restituzione del capitale a scadenza).
Fino al 30 giugno2022 complessivamente sono state 713 le campagne, che hanno raccolto circa 287 milioni di euro (176,48 milioni dai portali lending e 110,44 milioni da quelli equity). Le campagne italiane di lending, degli ultimi 12 mesi, hanno una dimensione media contenuta (circa 285mila euro), mentre quelle di equity sono ben più grandi, in media siamo a 1,5 milioni di euro. L’investimento in piattaforme equity dura intorno ai 19,8 mesi, mentre i progetti lending in media 11,7 mesi. I rendimenti: il 9,8% per i portali lending e l’11,4% per quelli equity.
Si registra un boom delle ristrutturazioni (87%) rispetto alle costruzioni ex novo e il 75% è localizzato in contesti urbani. La Lombardia è il centro dello sviluppo con il 34% dei progetti (il 22% solo nella città metropolitana di Milano) . Seguono Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. In media, il capitale raccolto con il lending crowdfunding copre il 61% del budget dei costi e degli investimenti del progetto, mentre nell’equity la percentuale scende al 29 per cento.