La Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) ha presentato la scorsa settimana al Senato il report annuale sull’andamento del mercato immobiliare turistico. L’estate 2024 ha segnato un aumento del 9% nei contratti di locazione turistica rispetto all’anno precedente, accompagnato da un incremento medio dei canoni del 6%. Tuttavia, le previsioni per l’inverno 2024/2025 indicano una contrazione del 3% delle locazioni, attribuibile principalmente a nuove restrizioni normative e a provvedimenti amministrativi in alcune grandi città.
Il report, elaborato dal Centro Studi Fiaip e presentato nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, offre un’analisi dettagliata delle tendenze estive e delle prospettive invernali, con un focus sulle principali località turistiche italiane.
Estate 2024: turismo in ripresa grazie agli stranieri
La stagione estiva è stata caratterizzata da una forte domanda, soprattutto da parte dei turisti stranieri, che ha portato a una redditività media lorda per i proprietari compresa tra il 5% e l’8%. Questo dato conferma la preferenza per le locazioni brevi, ritenute più vantaggiose rispetto a quelle a lungo termine sia in termini economici sia per le maggiori tutele contro eventuali rischi.
Il rialzo dei canoni, stimato intorno al 6%, è stato spinto dall’adeguamento all’inflazione e dalla crescente domanda in destinazioni d’arte, balneari e montane. Le città d’arte hanno registrato un incremento dei canoni del 2%, una tendenza che si conferma anche per il prossimo inverno.
Inverno 2024/2025: calo delle locazioni e nuove sfide normative
Le prospettive per la stagione invernale mostrano una flessione del 3% nel numero di locazioni turistiche rispetto all’anno precedente. Tra i fattori principali, la Fiaip segnala i provvedimenti restrittivi adottati in città come Firenze e Venezia, oltre alle nuove regole previste dal decreto “Anticipi”, che entrerà in vigore a gennaio 2025, imponendo adempimenti più onerosi per i proprietari.
Nonostante ciò, i canoni nelle città d’arte dovrebbero mantenere un lieve rialzo (+2%), con una domanda che resta elevata. Le famiglie italiane, principali utenti nel periodo invernale, tendono a scegliere abitazioni più grandi, spendendo mediamente tra 900 e 1.500 euro a settimana.
Mercato delle seconde case: segnali di rallentamento
Nei primi nove mesi del 2024, gli acquisti di seconde case da parte di privati hanno registrato un calo del 5% rispetto all’anno precedente. A incidere sono soprattutto le incertezze normative nei principali centri turistici e universitari come Roma, Milano, Firenze e Bologna, dove si teme un ulteriore inasprimento delle regolamentazioni sugli affitti brevi. Parallelamente, aumenta del 10% il numero di agenzie immobiliari che si dedicano all’intermediazione e alla gestione delle locazioni turistiche.
Le posizioni della Fiaip: regole sì, limitazioni no
«Abbiamo vissuto un’estate molto positiva per il mercato immobiliare turistico», ha dichiarato Francesco La Commare, presidente del Centro Studi Fiaip. Nonostante alcune difficoltà legate all’armonizzazione delle banche dati regionali, Leonardo Piccoli, vicepresidente nazionale Fiaip, ha accolto favorevolmente l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), ritenuto un passo importante per la regolamentazione del settore.
Il presidente nazionale Gian Battista Baccarini ha invece espresso preoccupazione per le pressioni esercitate da alcuni sindaci contro gli affitti brevi. «È necessario respingere queste limitazioni e concentrarsi su politiche abitative comunali che favoriscano l’offerta di case a prezzi accessibili e incentivino i privati a optare per locazioni medio-lunghe», ha concluso.
La Fiaip sottolinea come i problemi di gentrificazione, overtourism e spopolamento dei centri storici non siano causati dagli affitti brevi, ma dalla mancanza di politiche abitative adeguate e di un’offerta pubblica efficace.