La Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante novità per il settore degli affitti brevi: l’integrazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) nella dichiarazione dei redditi dei proprietari. Questo codice, che identifica in modo univoco le strutture ricettive e le unità immobiliari per locazioni brevi, diventa obbligatorio per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità fiscale.
Il CIN dovrà essere riportato nella Certificazione Unica (CU) rilasciata dai portali online come Airbnb e Booking e obbligatoriamente incluso nelle dichiarazioni fiscali dei locatori. Inoltre, gli intermediari digitali saranno tenuti a trattenere e versare le ritenute fiscali, collegandole direttamente al codice.
Maggiore controllo e trasparenza fiscale
L’obiettivo dell’introduzione del CIN è migliorare la tracciabilità dei flussi finanziari e rafforzare i controlli fiscali. Grazie al nuovo sistema, l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare verifiche incrociate più rapide tra i redditi dichiarati dai proprietari e i dati trasmessi dai portali di intermediazione. Eventuali discrepanze saranno individuate tempestivamente, consentendo accertamenti mirati.
Secondo le stime, questa misura potrà generare circa 88 milioni di euro di maggiori entrate fiscali annue. Si tratta di un passo significativo nella lotta all’evasione fiscale, che punta a una distribuzione più equa del carico tributario.
Il ruolo chiave degli intermediari digitali e dei Comuni
Gli intermediari digitali, obbligati a fornire i dati legati al CIN, saranno un elemento centrale nel sistema di controllo. La trasparenza dei flussi fiscali sarà garantita dal monitoraggio costante e dall’incrocio automatizzato dei dati, che permetteranno di individuare chi non dichiara i redditi derivanti dalle locazioni turistiche.
Anche i Comuni avranno un ruolo strategico. Saranno chiamati a monitorare la regolarità delle locazioni brevi, segnalando eventuali irregolarità all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza. Le informazioni raccolte a livello locale completeranno il quadro generale, consentendo di individuare attività abusive o non dichiarate.
Un sistema più equo e responsabile
L’introduzione del CIN rappresenta una svolta per il settore turistico-ricettivo italiano, promuovendo responsabilità e trasparenza. Oltre a contrastare l’evasione fiscale, il nuovo sistema tutela chi opera in regola, garantendo una concorrenza più leale.
In un mercato sempre più competitivo, l’obbligatorietà del CIN contribuisce a creare un contesto più trasparente e sostenibile per tutti gli attori coinvolti.